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Tecniche di guida

Un pò di tutto ma inerente al B400
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Messaggioda spike » gio lug 27, 2006 9:57 pm

Fondamentalmente Paddok le curve prima nella nostra mente poi sulle nostre ruote!

:shock:
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Messaggioda vdc » gio lug 27, 2006 10:10 pm

luviweb ha scritto:e' che ho letto di gente che cadeva in curva e mi ha un po' impanicato questa cosa qui!



il gas non lo devi lasciare in piena curva ma prima...cioè è meglio entrare più lento al'ingresso di curva a poi accellerare che entrare troppo forte e poi dover lasciare il gas o peggio ancora frenare, cosa che raddrizza la moto allargando la traiettoria... le prime volte enrerai sempre troppo lento, poi ci prenderai l'occhio e andrà sempre meglio!!! e se riesci ad accellerare in curva riesci anche a piegare di più e con più sicurezza!!!
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Messaggioda Joedm » gio lug 27, 2006 11:48 pm

Ora vi dico la mia.
Quelle volte che voglio togliermi lo sfizio di una curva in piega "spinta", per prima cosa do un pochettino di gas, poi sposto il busto in avanti, quasi fin sul manubrio. Poi sederone su metà sella, e ginocchio in fuori. Insomma, fate conto di guidare una moto, e la curva verrà da sola.
Io non sento l'esigenza di modificare le sospensioni del nsotro Burghy. Penso che non siano scarse loro, ma è la nostra posizione di guida che è poco consona alla guida "spinta", è stata studiata apposta per essere comoda.
Fatta la curva, torno a sedermi sul "divano".
Le volte invece che mi accorgo che ho sbagliato tutto e sono arrivato forte in una curva che tradisce (leggi: che chiude all'improvviso): pochi virtuosismi! Raddrizzo la moto, caccio un'inchiodata prima col combinato per stabilizzare il mezzo e poi tutta potenza alla pinza anteriore, e cerco di pedere più velocità che posso, e poi lo ricaccio giù di forza per finire la curva. Fino ad ora mi sono sempre salvato il c...
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Messaggioda Poldo » ven lug 28, 2006 9:28 am

Ragazzi il nostro mezzo non è una moto, è un comodo divano da cui godere il panorama.
Spostando il peso o giocando di freno acceleratore possiamo correggere gli errori ma di fatto non è concepito per dare una risposta come una R6 o simili.
La velocita va ben tenuta sotto cotrollo senno addio sicurezza.
Fai agli altri ciò che piacerebbe fosse fatto a te.
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Messaggioda vdc » ven lug 28, 2006 1:10 pm

una tecnica di guida di stampo sportivo non significa necessariamente maggior velocità ma sicuramente maggior sicurezza...
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Messaggioda dalo51 » ven lug 28, 2006 1:14 pm

Joedm scrive:
Raddrizzo la moto, caccio un'inchiodata prima col combinato per stabilizzare il mezzo e poi tutta potenza alla pinza anteriore, e cerco di pedere più velocità che posso, e poi lo ricaccio giù di forza per finire la curva

Sei sicuro di non perdere troppo spazio? Pensaci, quando raddrizzi e freni stai allargando la curva e quindi l'esterno si avvicina ancora di più.
Sono sicuro che in tali situazioni è molto meglio pinzare con l'integrale o il posteriore (k7) e spostare più peso in avanti/interno curva, guardando la fine della curva esterna. La moto scenderà e la curva si completerà come per magia. Certo tutto questo è valido se hai sbagliato di poco. Se sei entrato a 130 su una curva da affrontare a 60 bè... che dire... te la sei cercata :evil: ...ma prova lo stesso ad operare come sopra :D .
Ricordati che è meglio finire in terra in scivolata laterale che volare frontalmente perchè raddrizzando e frenando hai raggiunto la fine curva. ;) ;)
Tutto questo è esperienza e parere personale. :) Ognuno deve guidare come sa e nelle condizioni in cui si sente sicuro, senza forzare i propri limiti :D :D :D
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Messaggioda Joedm » ven lug 28, 2006 3:16 pm

dalo51 ha scritto:Sei sicuro di non perdere troppo spazio?

Dunque, la tua tecnica la adotto quando vedo che non ho margine di recupero, per cui hai perfettamente ragione che se raddrizzo, freno e ripiego, ormai sono dall'altra parte della curva. Correggo mantenendo la traiettoria (e stringendo forte le chiappette!).
Se invece mi accorgo per tempo di stare entrando in curva ad una velocità da stupido/i, allora preferisco non arrischiarmi a percorrerla ugualmente, ma preferisco "perdere" un pò di spazio (ripeto: se vedo che ce l'ho) per smaltire più velocità che posso, e poi fare la curva ad una velocità più sensata.
Tutto dipende da quanto prima mi accorgo di avere sbagliato: se ho margine, faccio la curva in due tempi. Se non ce l'ho, pinzo un pò con l'integrale, ma onestamente così mi fa più paura.
Comunque grazie per i consigli: non sono un fenomeno e le mie esperienze motociclistiche si deducono dai mezzi che ho guidato prima del B (elencati qui sotto), quindi: avanti coi consigli e trucchi, che voglio imparare bene anche io! Non per correre, ma per sapere come togliermi dai guai.
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Messaggioda marcomusic » ven lug 28, 2006 10:26 pm

Io ho sempre paura di "piegare" troppo e toccare il cavalletto e in curva vado piano piano :lol:
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Messaggioda Burghyman II » ven lug 28, 2006 11:46 pm

Come filosofia quoto al 100% marcomusic, così penso si dovrebbe ragionare...

Comunque per farlo "girare" e fargli chiudere le curve bisogna piegare un po' di più, senza esagerare. Se lo butti un pò giù gira, eccome. Io me la sento meglio stando seduto un pochino indietro (non sulla punta della sella) e con le gambe un po'allungatre sulla parte più lontana della pedana, quasi al limite, tenendole ben strette sul tunnel centrale. Io sono 182 cm. Magari di una cavolata, ma mi sembra di sentire meglio le reazioni e di controllarlo meglio. Vengo da dieci anni di astinenza dalle moto, ma ho alle spalle quasi otto anni di agonismo in motocross. Se sbaglio, correggetemi. ciao ;)
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Messaggioda dalo51 » lun lug 31, 2006 12:51 pm

Ribadisco che quanto da me precedentemente detto si riferisce ad un entrata in curva sbagliata, ma non di molto. La curva va anticipata e se non vedi bene il suo raggio, frena bene con l'anteriore prima di imboccarla.
Il peso in avanti serve a caricare l'avantreno e far si che l'anteriore segua bene la traiettoria, specialmente se sto cercando di recuperare una curva presa con allegria. Avere un avantreno stabile da più sicurezza. Se il posteriore saltella, accelerate un pochino. Guardare, prima di impostare la corda della curva ed una volta entrati l'esterno curva, vi aiuta a disegnare la curva ed i tempi di frenata ed accelerazione. Ripeto questi sono dei consigli, non di un pilota ma di una persona, e devono servire per migliorare le vostre personali senzazioni, provandole un po' per volta per aumentare la sensibilità che avete con il vostro mezzo. Non dovete mai superare i vostri limiti. Sapere e aver provato come reagisce il vostro mezzo e voi stessi in alcune condizioni, vi può aiutare a superare alcune situazioni in cui il panico è dannoso. Ma vanno provate per gradi e con cautela. Non mettetevi assolutamente in condizioni di rischio.
Mi piacerebbe sapere un vostro giudizio durante le prove.
Non bisogna essere dei campioni, ma più si conosce il proprio mezzo ed il suo comportamento, meglio si risponde in caso di necessità. Questo almeno è il mio personale pensiero :D :D :D
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grazie

Messaggioda luviweb » lun lug 31, 2006 6:42 pm

ciao ragazzi,
intanto grazie a tutti per i consigli.
Probabilmente ero eccessivamente teso, il mio intento non era quello di piegare fno a toccare il cavalletto ma semplicemente quello di mantenere una velocita' "costante" anche incurva, un po' come si fa in macchina (mi riferisco a curve ampie, non a gomito)

Adesso con le curve va un po' meglio anche se oggi me la sono vista un po' brutta: viaggiavo sui 120, curva verso destra e io in corsia di sorpasso ... a meta' curva mi accorgo che non riesco a stringere e mi allargo lentamente ma sempre di piu'.

Panico!! mi immagino gia' spalmato sul gard rail e poi carambola in mezzo alla strada e tra le macchine.

Ho toccato un po' il freno posteriore, l'ho pigiato per un interminabile secondo, forse due, in maniera leggera, non decisa.
Per fortuna la curva e' uscita e il burghy non si e' messo a ballare.

Ciao :)
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Messaggioda peccatore » lun lug 31, 2006 10:46 pm

marcomusic ha scritto:Io ho sempre paura di "piegare" troppo e toccare il cavalletto e in curva vado piano piano :lol:


Idem ho da circa due anni il b, ma non ce niente da fare le curve mi fanno paura se potessi installerei anche il paracadute di frenata :D :D :D :D
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Messaggioda Dott-Jay » mar ago 01, 2006 1:57 am

Beh, i miei modestissimi consigli sono questi:

1) Prendere piena conoscenza e confidenza con il proprio scooter. Capire quello che può fare e cosa non si può fare, quindi capire fino a che punto si è in grado di "gestirlo" con relativa sicurezza anche a certe velocità.

2) Ricordarsi di percorrere le strade sconosciute, con molta cautela. Le incognite sono le più svariate, dal manto stradale, alle curve strette, agli incroci e ai vari accessi, specie quelli privati.

3) In ultimo il consiglio dei consigli: "Non uno, ma 100 occhi aperti"!


Queste 3 cose mi sento di dire.
Le altre,tipo posizioni sulla sella, avanti o indietro sono talvolta soggettive e relative alla struttura fisica del conducente dello scooter.

Ah, avere "paura" di fare certe manovre secondo me è un bene! Io la chiamo coscienza 8)
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Messaggioda Pascal » mar ago 01, 2006 2:13 am

Premessa:
- Non sono un pilota esperto
- Non sono un pilota per niente
- Guidavo una Vespa 50
- Le "pieghe" col Burghy riesco a farle e non mi fanno una gran paura, anche perchè in piega non vado mai forte.

Però ho notato una cosa. Mi piange un pò il cuore ad uscirmene con un discorso del genere ma non mi so proprio spiegare questa cosa.
Sono mesi che cerco il modo di fare le pieghe meglio che posso, cercando di migliorare sempre più il controllo e la stabilità nelle varie situazioni.
Sono ormai un paio di mesi che ho trovato la posizione che mi permette di andare giù, all'interno della curva, pur senza averne paura e mantenendo sempre un margine per tirare giù ulteriormente qualora fosse necessario.

Oggi, ho fatto la prova inversa. Piegavo lo scooter in curva ma io stavo dritto. Per dritto non intendo in asse allo scooter ma stando proprio verticale come quando si sta in piedi.
Logicamente ho notato che lo scooter dovevo piegarlo ben di più di prima ma, inaspettatamente, mi sembrava di avere DECISAMENTE più controllo di quando emulo Valentino Rossi. O sono mesi che sbaglio tutto o con lo scooter non si piega come in moto... O non ho capito un belino... :roll:
Pascal
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Messaggioda dalo51 » mar ago 01, 2006 1:25 pm

Pascal scrive:
Oggi, ho fatto la prova inversa. Piegavo lo scooter in curva ma io stavo dritto. Per dritto non intendo in asse allo scooter ma stando proprio verticale come quando si sta in piedi.
Logicamente ho notato che lo scooter dovevo piegarlo ben di più di prima ma, inaspettatamente, mi sembrava di avere DECISAMENTE più controllo di quando emulo Valentino Rossi. O sono mesi che sbaglio tutto o con lo scooter non si piega come in moto... O non ho capito un belino...

Ciao Pascal, ti rispondo non perchè sono un pilota, ma perchè forse posso essere utile a spiegare il comportamento dinamico della moto. Come tutti sappiamo la moto gira quando si sposta il baricentro all'interno curva (anche la bicicletta si comporta nello stesso modo). Quindi quando noi incliniamo la moto, la moto gira con un raggio di curva proporzionale allo spostamento del baricentro verso l'interno. Se vi è capitato di vedere delle corse di moto, avrete notato che i piloti, all'approssimarsi di una curva, spostano il loro corpo ( :butthead: ) verso l'interno della curva, mantenendo il busto e la testa sopra il manubrio. Questo ha due effetti:
Sposta il peso più verso l'interno curva, quindi il baricentro è in effetti più all'interno e la moto gira con un raggio più stretto rispetto a quello che farebbe con la sola inclinazione della moto. Ciò quindi mi consente (secondo effetto), a parità di raggio di curva percorso, di inclinare meno la ciclistica, mantenendo il punto di contatto del pneumatico entro limiti accettabili di tenuta. Ossia riesco a percorrere, a parità di velocità, curve più strette o a parità di raggio di curva, curve più veloci.
Stare in posizione verticale rispetto al terreno ci da un falso senso di sicurezza, in quanto quello che stiamo ottenendo è esattamente opposto: stiamo facendo inclinare troppo la moto con il rischio di uscire dal punto di tenuta del pneumatico.
Il discorso tecnico è molto più complesso (atrito dinamico, risultante delle forze, coefficiente d'atrito della mescola delle gomme in funzione della temperatura d'esercizio, etc) ma per noi credo che quanto detto sia più che sufficiente per capire come dobbiamo comportarci in curva e cosa non fare.
Da fare: Frenare con l'anteriore in entrata di curva; spostare il proprio peso in avanti (busto in avanti x caricamento dell'avantreno) e all'interno curva (caricate di peso anche il piede sulla pedana interno curva e possibilmente anche il vostro :butthead: :D verso l'interno curva); cercate in entrata la corda della curva, ovvero il punto più stretto della traiettoria da percorrere; una volta impostata cercate con gli occhi la vostra linea di fuga ovvero l'esterno curva e piegate di conseguenza; Se doveste risultare troppo veloci frenare con il posteriore senza ovviamente eccedere, ma frenare non accarezzare. Se tutto questo non serve, farsi il segno della croce e raccomandare la propria anima..... :badgrin: :badgrin: :badgrin: :badgrin:
Da non fare: Affrontare una curva di cui non si conosce l'andamento (raggio) in posizione distesa, gambe avanti e busto indietro; con andatura allegra; cercare di frenare con l'anteriore dopo essere entrati in curva (l'anteriore è gia sottoposto a sforzo per cercare di fare una curva sbagliata, se di colpo gli aumentate il carico vi mollerà e perdere l'anteriore è la cosa peggiore che vi possa capitare); Raddrizzarvi e frenare al massimo (vale solo se vi accorgete dell'errore in tempo utile e se la curva ha un'ampia via di fuga, altrimenti è assolutamente da evitare; meglio scivolare lateralmente che volare frontalmente!).
Dimenticarsi il cervello a casa!!!! :lol: :lol:
Ribadisco che queste cose vanno provate per gradi e sempre entro i propri limiti!! di Valentino Rossi ce né già uno e almeno per adesso non ce né servono altri. È se proprio vi viene voglia di emularlo andate in pista non per strada! :ciaociao:
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