Il Secolo XIX 22 ottobre 2008| Vincenzo Galiano
Auto civetta e vigili in borghese contro i furbi disposti a rispettare il codice della strada solo quando scorgono in lontananza una divisa di cantuné. Ma che, una volta passato il “pericoloâ€, tornano tranquillamente a violare le norme di sicurezza con comportamenti pericolosi. Quali l’uso del telefonino a bordo senza auricolare o viva voce e il mancato utilizzo delle cinture di sicurezza.
Contro questi automobilisti, pronti a riporre il telefonino sul sedile accanto o ad allacciarsi con mossa fulminea la cintura alla vista di una divisa, salvo riprendere come nulla fosse il comportamento illecito appena oltrepassata la pattuglia, è diretto l’innovativo servizio della polizia municipale. Sono già decine i conducenti fermati da vigili in borghese, con in mano la paletta d’ordinanza, e prontamente sanzionati. «La contestazione, in questi casi, è sempre immediata e gli agenti, ovviamente, procedono alle verifiche solo dopo essersi qualificati», spiega il comandante della polizia municipale, Roberto Mangiardi.
Gli agenti in incongnito hanno debuttato, due settimane fa, in occasione del Salone nautico per contrastare gli abusi legati all’impiego dei contrassegni per disabili. Esperimento pienamente riuscito: nel giro di pochi giorni sono stati sequestrati un centinaio di tagliandi. Così le pattuglie di agenti in borghese a bordo di auto civetta sono entrate nella prassi quotidiana. «Parliamo di una pattuglia per turno, sera compresa, che non è molto per una città come Genova», dice Mangiardi: «Ma il nostro obiettivo non è quello di fare incetta di multe ma di aumentare tra i cittadini la percezione del controllo». L’effetto deterrente del nuovo servizio è garantito. Quanti automobilisti si azzarderanno, adesso, a portare il telefonino all’orecchio, tenendo una sola mano sul volante, sapendo che il vigile può celarsi anche sotto i panni del vicino in coda o del pedone che attraversa la strada? «Purtroppo - riprende Mangiardi - abbiamo constatato che le norme vengono rispettate solo se si temono realmente i controlli, altrimenti sono considerate un optional».
Uso del cellulare in auto e cinture di sicurezza, come detto, sono gli obiettivi principali dei vigili in borghese. Ma non sono gli unici: «Il servizio - spiega Mangiardi - su sollecitazione degli abitanti punta anche a sanzionare quei camionisti, che dopo il tramonto, sicuri di non trovare pattuglie, ignorano il limite delle 24 tonnellate imposte per i Tir che transitano in Valvarenna». La novità dei vigili senza divisa nasce dall’esigenza - evidenziata nel piano di intervento della polizia municipale per il 2009 - di contrastare al massimo i comportamenti scorretti degli utenti della strada, su 2 e 4 ruote: sorpassi azzardati, inversioni pirata, semafori bruciati, guida sotto l’effetto dell’alcol, senza cintura allacciata o parlando al telefono. Comportamenti che sarebbero causa del 95 per cento degli incidenti: quelli mortali, nel 2007, sono stati 29 (record nefasto degli ultimi quattro anni); 14 nel 2008.
I miei dubbi, di comune cittadino:
- gli agenti non dovrebbero essere sempre visibili, come recita l'articolo 43 del C.d.S. e l'art. 183 di attuazione dello stesso:
Gli agenti preposti alla regolazione del traffico e gli organi di polizia stradale di cui all'articolo 12 del codice, durante i servizi previsti dall'articolo 11, commi 1 e 2, del codice quando operano sulla strada devono essere visibili a distanza, sia di giorno che di notte, mediante l'uso di appositi capi di vestiario o dell'uniforme confezionati con tessuto rifrangente di colore bianco o grigio argento a luce riflessa bianca.
Lo stesso articolo (43), recita: Nel regolamento sono precisate altre segnalazioni eventualmente necessarie per la regolazione dei traffico, nonche' modalita' e mezzi per rendere facilmente riconoscibili e visibili a distanza, sia di giorno che di notte, gli agenti preposti alla regolazione del traffico e i loro ordini, anche a mezzo di apposito segnale distintivo...cosa sarebbe l'apposito segnale distintivo, la paletta?... Quindi potrebbero essere in borghese...(sono veramente confuso...)
- L'attività di controllo della circolazione stradale deve sempre ispirarsi, infatti, a principi di correttezza amministrativa e di trasparenza e non può comunque prescindere dall'osservanza di precisi obblighi connessi alla tutela del diritto di difesa dell'utente della strada.