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vedere la diga del Vajont ha suscitato in me un'emozione fortissima....alzando gli occhi si possono ancora scorgere in maniera evidente i segni della frana.....
...torna alla mente il monologo di Paolini....la gente che pascolando le bestie all'alpeggio vedeva le crepe profonde nel terreno..... "Quanto pesa un metro cubo d’acqua? Un metro cubo d’acqua? Mille chili, una tonnellata. Una tonnellata va bene? Le frane le misurano a metri cubi. Il metro cubo è l’unica cosa che resta fissa, perché poi la densità , il peso, cambiano. Il 9 ottobre 1963 dal monte Toc, dietro la diga del Vajont, si staccano tutti insieme 260 milioni di metri cubi di roccia. Vuol dire quasi sei volte più della Valtellina. Vuol dire seicento volte più grande della frana della Val di Stava. Duecentosessanta milioni di metri cubi di roccia cascano nel lago dietro alla diga e sollevano un’onda di cinquanta milioni di metri cubi. Di questi cinquanta milioni, solo la metà scavalca di là della diga, solo venticinque milioni di metri cubi d’acqua... Ma è più che sufficiente a spazzare via dalla faccia della terra cinque paesi: Longarone, Pirago, Rivalta, Villanova, Faè. Duemila i morti." (Marco Paolini) e più su Erto....le sue case strette una all'altra come a farsi coraggio...le stradine di pietra ruvida come i visi dei pochi abitanti...le finestra aperte come bocche sdentate, le imposte dai colori consumati dal tempo, dal vento e dall'incuria dell'uomo.... Erto....già nel nome un destino...luogo impervio dimenticato da Dio, dove l'uomo è riuscito a strappare alla terra qualche magro raccolto e dove il vino diventa l'unico amico di interminabili inverni...un amico subdolo che ti regala qualche ora di oblio ma che in cambio ti chiede un tributo altissimo..... "Ogni volta che penso a Erto, il mio vecchio paese, quello abbandonato dopo il Vajont, con le vetuste case una attaccata all'altra e le vie di acciottolamento buie e strette, la memoria va verso l'inverno. Il primo ricordo è il tempo degli inverni, la memoria è quella della neve. Notti infinite, silenzi laboriosi, lunghi, pazienti, interrotti solo ogni tanto da sprazzi di allegria nelle feste di Natale e capodanno." Mauro Corona Ultima modifica di |Roby| il lun giu 18, 2012 4:21 pm, modificato 1 volta in totale.
Purtroppo le foto non rendono l'idea della vastità della frana....
ci sono passato l'anno scorso, e vederla dal vivo è impressionante
concordo con te Micro vederla dal vivo di da una sensazione da pelle d'oca
Complimenti per il giro, bei posti veramente
Hai ragione Anthony...se compariva la Roby era meglio
COmplimentissimi!!!!!!!!!!!
Davvero un giro fantastico e un resoconto divertentissimo e con belle foto!
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