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Messaggioda Pongo » gio apr 06, 2006 11:51 am

Tratto da Motonline nr.12




Motorini: si avvicina la ritargatura

Sarebbe imminente la pubblicazione del decreto con il regolamento per ritargare i ciclomotori. Sarà una targa personale e il motorino continuerà ad evitare le pratiche e le spese dell’immatricolazione. Mancano ancora però tempi e costi.
di Riccardo Matesic

Sembra imminente la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del Regolamento che disciplina la ritargatura e la sostituzione delle carte di circolazione dei ciclomotori.
Dopo il vaglio del Consiglio di Stato, superato l’8 marzo scorso, lo schema proposto dal Consiglio dei Ministri sarebbe già stato firmato dal Presidente Ciampi. Il condizionale è d’obbligo, perché mancano le conferme ufficiali, ma noi di Motonline abbiamo già potuto dare un’occhiata al testo.
Diciamo subito che la pubblicazione in Gazzetta non sarà sufficiente a risolvere la questione, perché manca ancora un provvedimento del Ministero delle Infrastrutture e Trasporti che disciplini l’affidamento del compito di rilasciare libretti e targhe alle agenzie autorizzate (si riconosceranno perché avranno uno specifico adesivo sulla porta d’ingresso). Inutile dire che anche gli uffici del DTT avranno competenza in materia. Lo stesso provvedimento del Ministero dovrà stabilire pure i costi dell’operazione.
Dal momento della pubblicazione in Gazzetta ci saranno comunque 90 giorni di tempo prima dell’entrata in vigore, per dare al Poligrafico dello Stato il tempo di predisporre targhe e contrassegni.

Così la nuova targa

Fino a ora si sapeva ben poco di come era stata congegnata “l‘anagrafe dei motorini”. La notizia più importante, allora, è che si tratterà ancora di una targa personale, anche se potrà essere abbinata esclusivamente a un ciclomotore. Chi, insomma, possiede più di un motorino, dovrà dotarsi di più targhe. Il ciclomotore resta però un “bene mobile non registrato”, forse una sottigliezza per molti, ma questa definizione taglia la testa alle spese di registrazione che accompagnano le immatricolazioni e i passaggi di proprietà dei veicoli di classe superiore. Sembra insomma che ci si sia ispirati al sistema inglese, dove la targa è personale e i passaggi di proprietà assai semplificati.
Al momento della cessione o distruzione del ciclomotore, il titolare della targa dovrà darne comunicazione a un’agenzia o a un ufficio provinciale del DTT, conservando la targa o distruggendola. Se l’applicherà su un altro motorino, dovrà, anche in questo caso, darne comunicazione.
Stesso discorso per i cambi di residenza: basterà darne comunicazione a un’agenzia abilitata entro trenta giorni dal trasloco, e si riceverà a casa il tagliando adesivo da applicare alla carta di circolazione.
L’archivio nazionale dei veicoli conterrà informazioni sul titolare della targa, sull’abbinamento con il ciclomotore (marca, modello e telaio) e su tutti i veicoli precedentemente posseduti dal titolare. In questo modo si potrà “tracciare” la storia di ogni veicolo.
Chi è già titolare di un ciclomotore prima che entri in vigore il decreto, dovrà chiedere la sostituzione della carta di circolazione e una nuova targa, ed avrà finalmente segnalata la possibilità di trasportare un passeggero.
Un ultimo dato: la nuova targa dovrebbe avere una misura di 141 per 121 mm e conterrà sei caratteri alfanumerici neri su sfondo bianco.
La distanza è solo un limite mentale!

!Francesco!
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