totò sicuramente è stato un grande fra i grandi , divertentissimo e allo stesso tempo struggente nella sua drammaticità ma ia noi , secondo me , non è stato il più grande anzi è surclassato in bravvura (teatrale) da grandissimi attori quali :
Scarpetta ; scritturato da Petito all'età di quindici anni, Eduardo Scarpetta ebbe il compito di impersonare nella compagnia di Petito il personaggio di Felice Sciosciammocca (letteralmente "Felice soffia in bocca"), supporter comico di Pulcinella. Alla morte di Petito, e con la scomparsa del personaggio di Pulcinella, Scarpetta si fece interprete del cambiamento di gusti nel pubblico napoletano. Eliminò quindi definitivamente la maschera ormai obsoleta introducendo personaggi della borghesia cittadina che mantenessero però immutati i caratteri farseschi della tradizione. Le sue commedie su Felice Sciosciammocca (come ad esempio "Il medico dei pazzi" o "Miseria e nobiltà ") ottennero un enorme successo a Napoli (Scarpetta si arricchì oltre ogni immaginazione) e aprirono la strada al successo dei fratelli De Filippo. Un anneddoto curioso: Come già detto con le due commedie menzionate Scarpetta si arricchì notevolmente tanto da comprarsi un lussuosissimo palazzo alla via Vittorio Colonna, nella Napoli bene, ma con un'altra commedia "Na'santarella" guadagno così tanto da acquistare una villa al quartiere del Vomero, altra zona bene di Napoli, facendo incidere sulla facciata la scritta "Qui rido io". Paradossalmente diversi anni dopo un suo pronipote l'attore Mario Scarpetta, per allestire il medesimo spettacolo, s'indebitò e fu costretto a vendere la villa.
Raffaele Viviani ;
I fratelli De Filippo ; Figli illegittimi dello stesso Scarpetta, essendo infatti nati da una relazione con Luisa de Filippo, nipote della moglie di Scarpetta (Rosa de Filippo), i tre più celebri fratelli del teatro italiano, Eduardo De Filippo, Peppino De Filippo e Titina De Filippo iniziarono giovanissimi a calcare le scene (Eduardo a soli 4 anni) e nel 1931 - dopo aver formato una loro autonoma compagnia teatrale - esordirono insieme con l'atto unico Natale in casa Cupiello, nel tempo furono interpreti del teatro di Pirandello , Moliere e Goldoni
i vari macchiettisti fra cui il grande Nicola Maldacea il primo in assoluto e animatore del famosissimo Salone Margherita , al quale seguirono Pasquariello e Gill che fecero d'oro l'epoca del "Caffè-chantant" ed ancora tanti altri fra cui fu Gustavo De Marco cui Totò si ispirò.
Vennero poi i Fratelli De Rege (casertani ma figli di Napoli) ai quali si deve la famosa frase introduttiva "Vieni avanti cre**no".
Ancora vennero alla ribalta attori del calibro di Tina Pica , Pietro De Vico, Franco Sportelli, Ugo D'Alessio ed Enzo Turco e una citazione va fatta anche per altri meno popolari e fortunati, ma altrettanto bravi, i vari Peppino Villani, Nino Milano, Rino Genovese, Marchitiello, Maghizzano, Fregolino, Leo Brandi e Trottolino. Fino a tempi più recenti, ovvero: Rino Marcelli, Giacomo Rizzo, Tommaso Bianco e Vittorio Marsiglia ma su tutti questi spicca il nome del più grande in questo genere: Nino Taranto